Ragazzi tra tecnologia e sport

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Ragazzi tra tecnologia e sport

Non sappiamo dove arriveremo nel corso degli anni, ma so per certa che la strada che i ragazzi stanno intraprendendo non li porterà da nessuna parte!
Pensano sempre di meno, riflettono sempre di meno, si scambiano conversazioni per messaggi e si incontrano sui social. Non si fanno più domande, hanno sempre meno interessi personali e culturali e lo sport non ha più i fuoriclasse di una volta. Mancano di attenzione e concentrazione, hanno disturbi dell’umore e stati d’ansia costante. Sono passati da un’identità reale ad una virtuale e ancor peggio a quella proiettiva riuscendo a fatica a distinguere la realtà dalla finzione.
La famiglia, la scuola e tutte le agenzie educative non solo possono, ma hanno il compito di intervenire con consapevolezza per trovare un punto di forza per far fronte a questo scenario.

Rosalba Bratta

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Libro d’autore

Questo libro è il risultato di anni di osservazione e di studio che l’autrice continua ancora ad approfondire sui processi educativi e di apprendimento di bambini da tempo “traghettati nel dolce naufragar dell’educazione”. Traghettate è sinonimo pietoso di trascinate, in una scuola-torrente che privilegia la “cieca obbedienza” e fa l’esatto contrario di quel che dovrebbe: anziché tirar fuori butta dentro.

Presentazione a Bari


È un libro che fa riflettere sul compito della scuola che ancora oggi prepara al passato, ignora il presente esclude il futuro, che somministra compiti e voti come un medico prescrive medicine mirando ai sintomi e non alla malattia.
Rosalba Bratta suggerisce come abbassarsi, anzi issarsi all’altezza dei bambini e pensare ad una scuola a loro immagine e somiglianza tagliata sui cinque bisogni: fisiologici, di sicurezza, di appartenenza, sociali ed evolutivi.

Presentazione ad Acquaviva delle Fonti


Una scuola senza voti, senza compiti a casa senza l’obbligo primitivo di restare inchiodati al banco, una scuola che applica il metodo “cognitivo-emozionale” studiato ed applicato dalla dottoressa per dare valore alle emozioni nel processo di apprendimento dove l’errore cede il posto all’opportunità.


Questo libro è una diagnosi, ma è anche la cura, ti trasmette o ti fa tornare la voglia di insegnare che viene da “in-segnare”, lasciare un segno. Non un marchio, nemmeno un voto, ma un segno che, se impresso bene, può diventare anche un sogno!

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Giovani Compositori

Maestro Gianni Console

I ragazzi di “OltreScuola, liberi di imparare” coinvolti dal grande Maestro Gianni Console hanno avuto la grande opportunità di comporre una canzone comprendendo tutto il lavoro che c’è dietro una creazione artistica.
I ragazzi sono stati immersi in un mondo molto complesso, quello del cantautorato, dando vita a questo bellissimo lavoro.
Il processo di composizione ha seguito diversi passaggi obbligati che i ragazzi hanno acquisito e messo in pratica:

  • Scelta di uno stile musicale
  • Scelta di un tema per la composizione del testo
  • Metrica musicale del testo e rime
  • Struttura, strofa, ritornello, ponte e parte strumentale
  • Scelta dei suoni e composizione della musica utilizzando dei controller USB MIDI e Garage Band
  • Esercitazione vocale
  • Fase di incisione delle voci con registratore multitraccia Logic
  • Registrazione di alcuni strumenti musicali suonati dai ragazzi
  • Editing e manipolazione del suono con alcuni Waves Plugins
  • Riprese video, montaggio e sincronizzazione audio-video

Per i ragazzi ed il Maestro è stata un’esperienza che è andata oltre l’insegnamento scolastico, c’è stata sinergia, empatia e voglia di creare. Tutto questo ha onorato e dato merito al duro lavoro dei grandi cantautori.
Buon ascolto!

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Non chiamatela gita d’istruzione

Oggi si rimproverano i ragazzi di essere sempre connessi con la tecnologia, in realtà sappiamo bene che è solo un vuoto, un silenzio che vogliono riempire per non guardare negli occhi la loro solitudine.
Così abbiamo scelto di portare i ragazzi in gita, ma non una gita fatta di musei e luoghi di cultura, siamo andati in un rifugio di montagna per tre giorni, senza cellulari, dove l’unico contatto è stato quello con la natura.
I ragazzi si sono misurati con i propri limiti, con le proprie ansie, insicurezze senza potersi rifugiare nella tecnologia. Hanno vissuto esperienze di adattamento, di problem solving, di collaborazione e condivisione. Si sono guardati dentro, hanno silenziato la mente per poter ascoltare il cuore!
Così siamo partiti con ragazzi agitati ed irascibili e siamo tornati con ragazzi diversi, cambiati nel modo di parlare, nel modo di comportarsi, nel modo di essere.

Stare a contatto con la natura li ha messi in connessione con loro stessi assaporando il bello del so-stare, della lentezza, del silenzio, dell’armonia tra il corpo e la mente.
Questa meravigliosa esperienza con i ragazzi mi dà conferma che non sono le tecnologie il vero problema, ma l’assenza di adulti di riferimento disposti a donare il loro tempo per guidare i ragazzi nel processo di crescita attraverso esperienze significative.

Pedagogista Rosalba Bratta

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English Breakfast Experience

Vi è mai capitato di passeggiare per le strade londinesi ed essere avvolti da un effluvio di odori che inebriano le vostre papille gustative? Immaginate di arrivare a scuola una mattina qualunque e trovare sui banchi una cucina allestita dall’insegnante d’ inglese per preparare e gustare una English breakfast. Tutto questo ad Oltrescuola è possibile!
Il nostro metodo implica il coinvolgimento esperienziale come presupposto necessario al processo di apprendimento, questo metodo abbraccia anche lo studio delle lingue straniere.
Lo studio di una lingua straniera non può prescindere dalla cultura, dagli usi, dai costumi di coloro che la parlano. Ma non solo: sapori, odori e colori restituiscono la vera essenza che soggiace allo strumento linguistico. È per questo motivo che l’insegnate ha organizzato una vera English Breakfast Experience: i ragazzi prima hanno studiato il lessico inerente a questo tipo di esperienza e di contesto linguistico, poi hanno preparato insieme tutti gli alimenti che costituiscono questo tipico piatto inglese: fagioli, funghi, salsiccia, bacon, toast e uova strapazzate…alla fine hanno gustato la loro English breakfast! In seguito, tutti i ragazzi hanno commentato e descritto in lingua inglese la loro esperienza. Una mattinata unica per loro! Hanno assaporato un po’ d’Inghilterra senza muoversi da scuola!

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Learn by having fun!

La lingua inglese ad OltreScuola, si basa principalmente sul costante dialogo e sull’approccio ludico per favorire in primis la comprensione e in seguito l’acquisizione di un ricco bagaglio lessicale dal quale partire per strutturare frasi ed intraprendere conversazioni.
Dalla costante osservazione dei bambini esposti alla seconda lingua nella nostra scuola, abbiamo notato come realmente, i bambini, non mostrano alcuna difficoltà nell’acquisizione della lingua inglese risultando spontanei, intuitivi e sicuri nell’interagire simultaneamente in lingua inglese, come chiaramente visibile nel video dove i bambini hanno messo in scena un giallo da risolvere. L’idea è partita proprio da loro prendendo spunto dalla lettura in inglese di un giallo da risolvere, che l’insegnante aveva assegnato.
Il procedimento che adottiamo per l’acquisizione della seconda lingua è completamente inverso rispetto a quello che comunemente viene proposto nelle scuole.
Seguiamo lo stesso processo di acquisizione della prima lingua rispettando la sequenzialità che prevede prima di tutto la capacità di comprendere e saper parlare poi arriva il saper leggere e scrivere.
Quindi, nel momento in cui il bambino comprende, parla, legge e scrive, vuol dire che sta cominciando anche a pensare in inglese.
Dopo tutto questo si arriva, anche per deduzione, all’approfondimento linguistico grammaticale.

Pedagogista, Rosalba Bratta

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Approccio alla statistica

Il temine statistica, deriva dalla parola italiana Stato, per indicare una raccolta d’informazioni organizzate e gestite dallo Stato.
Questo è un fenomeno che ha origini antichissime, basti pensare ai censimenti organizzati dai romani per scopi anagrafici, commerciali, fiscali.
In tempi moderni le indagini statistiche non sono utilizzate solo dagli Stati per stabilire PIL, tasso di disoccupazione, ma anche in ambito pubblicitario, sociologico, pedagogico e così via.
Dietro un’indagine statistica di qualsiasi tipo c’è un problema e la necessità di conoscere, capire, valutare, prevedere. Da questo tipo di necessità è nata l’idea di condurre una vera e propria indagine statistica qui ad Oltrescuola, al fine di avvicinare i ragazzi al linguaggio scientifico ed un po’ ostico, proprio di questa disciplina.
Tale progetto è in linea con la nostra metodologia: i ragazzi apprendono attraverso l’esperienza diretta, l’unica capace di suscitare emozioni positive che lasciano tracce nella memoria; piuttosto che definizioni rigide e astratte e lezioni frontali. Attraverso un brainstorming i ragazzi della classe II e III media, hanno proposto idee utili ad apportare vantaggi alla loro scuola.
La strategia didattica è stata quella di dividerli in due gruppi affinché tutti potessero fare esperienza diretta dell’indagine statistica; ossia i ragazzi hanno prima trovato l’oggetto della loro indagine, poi hanno intervistato tutti gli studenti di Oltrescuola ,attraverso un questionario, realizzato da loro ed alla fine hanno raccolto ed analizzato i dati, calcolando la frequenza assoluta, la frequenza relativa, la media aritmetica, la moda, la mediana, la percentuale e la proporzione.
In seguito hanno scelto un grafico (scelta non facile tra tanti) per rendere chiaro il risultato del loro studio.
Il primo gruppo composto da Marisol, Lara, Giancarlo, Claudio e Giacomo, ha scelto di condurre un’indagine per permettere una scelta più mirata dei prossimi libri, che andranno ad aggiungersi ai numerosi che già abbiamo in libreria, infatti l’indagine serve a capire quali sono i generi letterari più amati dagli studenti che frequentano Oltrescuola (grafico1).
Il secondo gruppo, composto da Adriana, Naike, Camilla, Giandomenico e Vittoriano, ha scelto di condurre un’indagine statistica sulla materia scolastica più amata dagli studenti di Oltrescuola, al fine di aiutare i docenti a migliorare il loro approccio nelle materie meno votate. Dall’indagine è emerso, come risulta evidente dall’immagine dei grafici, che la materia preferita qui ad Oltrescuola è la matematica, quindi adotteremo le stesse strategie ludico-esperienziali usate per la matematica anche per le altre materie (grafico 2).
Mentre il genere letterario preferito dai nostri piccoli lettori è l’avventura, quindi per Natale faremo incetta di meravigliosi libri d’avventura!!

GRAFICO 1
GRAFICO 2

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Scrivere è una scoperta

Ma quando lo capiranno i genitori che saper leggere e scrivere a 5 anni non è sinonimo di intelligenza?
Quando capiranno che la scuola non è soltanto saper leggere e scrivere?
Magari i bambini sanno scrivere parole e contare fino a 100, ma dormono ancora nel lettone e non sanno vestirsi e lavarsi da soli. Hanno mille paure e tante insicurezze. Io mi preoccuperei più di questo!
Scrivere non vuol dire riempire pagine di lettere, cornicette, aste e cerchietti, ma dare la possibilità ai bambini di fare libera esperienza di grafismo su pagine che diano la possibilità di spaziare e creare la lettera, la sillaba, la parola, la frase.
L’esperienza tattile ha una sua funzione, ossia quella di favorire la conoscenza della lettera attraverso manipolazione delle lettere fatte di materiali diversi. Il bambino giocando con le lettere si diverte a creare parole, inizialmente senza senso, che rileggendole insieme all’insegnante suscitano risate e voglia di riprovare. Ed in questo riprovare, in questi tentativi ed errori che i bambini scoprono la parola.

Questa scoperta avviene dopo un gigantesco viaggio intellettuale, una sorta di pietra filosofale che trasforma il segno grafico in significato carico di emozioni: la parola scritta!
La scrittura, quindi, è un processo di scoperta che avviene attraverso il pensare e l’agire, se non diamo autonomia in questo senso, la scrittura sarà un riduttivo segno privo di un’anima e di un sentimento tracciato su un foglio bianco.
Rosalba Bratta

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Dal bisogno alla motivazione

Con OltreScuola ha vinto la perseveranza e la determinazione di volere creare una scuola che, in una società che sta cambiando molto velocemente, si allinei al percorso di sviluppo dei bambini, che cambia con la stessa rapidità. L’obiettivo principale della nostra scuola è quello di creare generazioni capaci di fare cose nuove e non semplicemente ripetere quello che nel tempo si è sempre fatto.
Alla base di tutto c’è la capacità e la voglia, da parte nostra, di mantenere viva la curiosità dei bambini seguendo i loro bisogni affinché da questi si possa costruire la motivazione a voler apprendere.
Allora, cosa abbiamo fatto? Abbiamo smesso di vedere la scuola dal punto di vista degli insegnanti e abbiamo cercato il punto di vista dei bambini scoprendo una prospettiva completamente diversa!
Prima di parlare di apprendimento, i bambini vorrebbero che gli insegnanti li riconoscessero come persone con dei bisogni fondamentali che cambiano in base alla loro età ed esperienza.
Partendo dall’infanzia con i bisogni primari per arrivare all’adolescenza con il bisogno di autorealizzazione inserito in un contesto di dinamiche relazionali.
Stiamo parlando di un percorso di crescita personale di fronte al quale gli insegnanti non dovrebbero farsi trovare impreparati, un percorso che inizia con la conquista dell’autonomia, il “saper fare da soli”, fino ad arrivare allo sviluppo della sicurezza in se stessi e nelle proprie capacità: l’autostima.
OltreScuola va oltre la lezione frontale, la smonta ed applica in aula la didattica del “fare” costruendo la motivazione, mantenendo viva la curiosità e l’entusiasmo al voler apprendere. Si studia e si lavora bene in classe con una metodologia ludico-cognitiva, non diamo compiti a casa semplicemente per dare il tempo e la possibilità di fare altro.
Mettiamo al centro del processo educativo il bambino, le sue passioni, la sua intelligenza e i risultati sono straordinari!!!!
Rosalba Bratta

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Riaprire la scuola si può, si deve fare!

I maggiori pediatri italiani , in diverse occasioni, hanno spiegato bene che i bambini si ammalano poco, e quando lo fanno le manifestazioni cliniche sono lievi. Continuano a ribadire che il rischio di contagio per e da parte dei bambini è molto basso, mentre risulta altissimo il rischio di compromissione di aspetti cogniti, emotivi e relazionali se lasciati a casa.
Come pedagogista condivido e confermo quanto affermano i pediatri e non riesco a capire il motivo dell’accanimento alle mascherine e al distanziamento ancora previsto nella riapertura delle scuole a settembre.
Mentre la maggior parte dei ragazzi ha festeggiato la fine della didattica a distanza, OltreScuola ha voluto fortemente riaprire le aule ai ragazzi per darci la possibilità di ritrovarci e ristabilire i legami affettivi e relazionali e ridare, ai ragazzi, un equilibrio psicologico favorevole anche ai processi cognitivi.
Nessuno si sta preoccupando di loro, ma questa non è una novità, la scuola italiana non si è mai spinta oltre il semplice portare a termine i programmi. Anche con la didattica a distanza ha fallito, ha utilizzato la stessa metodologia: assegnare compiti, sembra che non sappia fare altro.
Penso che i ragazzi meritino maggiore attenzione, noi adulti, insegnanti, educatori, abbiamo il dovere di tutelare il loro benessere e per farlo dovremmo ascoltare e soddisfare i loro bisogni. In questo momento, più che mai , i ragazzi hanno bisogno di socialità, di stare insieme e condividere esperienze che favoriscono la conoscenza di se stessi e del mondo.
OltreScuola ha riaperto a giugno e riaprirà il nuovo anno scolastico il 7 settembre con un solo obiettivo, quello di dare ai ragazzi la libertà di imparare immersi in un contesto in cui si sentano motivati, valorizzati ed ascoltati nei loro bisogni, uno tra tutti, sentirsi amati per quello che sono!
Ci rivediamo a settembre!!!!